Occhio al melone!

20130904-144226.jpgD’estate si sa, la frutta è protagonista delle nostre tavole e uno dei frutti più consumati è sicuramente il melone, la cui stagione va da luglio a settembre. Ma sappiamo come consumarlo e come conservarlo? Probabilmente pochi consumatori sanno che il melone è un frutto che, se non correttamente lavato e conservato può essere causa di diversi problemi. Quante volte sarà capitato a qualcuno di stare male e di dare la colpa alle cozze mangiate la sera prima? La colpa può essere anche dei cubetti di melone della macedonia… Lo sapevate?
Nel 2011 negli Stati Uniti, un’infezione da Listeria causata da meloni contaminati ha causato il decesso di 33 persone e l’aborto di una donna; in totale ha colpito 147 persone. Sempre negli USA nel 2012 è stata la Salmonella a colpire attraverso il melone; 3 decessi e 101 persone finite in ospedale delle 270 colpite dall’epidemia.
Ma perché il melone può diventare pericoloso? E’ un frutto che si trova per terra e dunque a contatto non solo con il terriccio (già di per se veicolo di moltissimi germi pericolosi per la salute) ma anche con i concimi organici (cioè con il letame). La contaminazione con microrganismi nocivi è quindi normale in tali condizioni, in più la buccia del melone, soprattutto quella della varietà retata, è un posto ottimo per la crescita di questi batteri.
Cosa possiamo fare per non correre pericoli per la nostra salute? Può sembrare scontato ma non lo è affatto: è fondamentale una pulizia impeccabile della buccia del melone. Anche se non la mangiamo infatti, nel taglio del frutto il coltello entra in contatto con la buccia per poi tagliare l’interno e basta questo per contaminare anche la polpa. In più toccando la buccia con le mani che poi toccano anche l’interno del frutto, tutti i microrganismi che sono sulla buccia finiscono nel nostro stomaco. Ancora peggio se tagliamo il melone per conservarlo in frigo! Anche se lenta, la crescita microbica continua anche in frigo e il moltiplicarsi dei batteri nocivi aumenta il rischio di infezione.
La parola d’ordine deve essere quindi pulizia; del frutto, degli strumenti per tagliarlo e delle mani che lo tagliano e lo stesso vale anche nel caso delle angurie.
Lavate bene questi frutti e non correrete nessun rischio, perciò niente paura e… buona macedonia!