Padre Luigi Donati Passionista da #Itri nuovo Superiore del Convento a #Falvaterra

Lascio Itri -ebbe a dire, non senza commozione padre Luigi Donati, nella Messa di commiato dai parrocchiani dove aveva operato per un decennio, benvoluto da tutti- dando un bacio alla Madonna e volendo significare, con quel mio bacio, l’abbraccio di tutta la cittadina alla Vergine nera“. Dopo quel commosso commiato da parroco, padre Luigi, già superiore anche del locale convento dei padri che hanno accettato la regola di San Paolo della Croce, iniziò la sua opera pastorale a Falvaterra (FR) dove il suo ordine lo aveva inviato, presso il convento di San Sosio martire. Da giovedi, il sacerdote originario di Formia, è il nuovo superiore di quella struttura religiosa. Salutato dall’entusiasmo dei parrocchiani e di tutto il paese, il cui sindaco si è subito fatto portavoce della gioia della gente ciociara, padre Donati è stato raggiunto sia dai messaggi augurali, sia dalle visite dirette di moltissimi itrani che non hanno mai dimenticato la sua lunga presenza in paese quale parroco di Santa Maria Maggiore, intervallata da un fertile quadriennio di apostolato presso la parrocchia di San Giuseppe Lavoratore a Mondragone. “E’ impossibile dimenticare chi per Itri e per tutta la sua gente ha sempre messo a disposizione il suo ammirevole slancio, aprendo generosamente il suo cuore anche a chi non aveva il dono della Fede” ha commentato Mario Manzo, il popolare “Figaro”, titolare del salone di barberia antistante la chiesa parrocchiale dell’Annunziata, nell’omonima piazza, nel quale il sacerdote era solito sottoporsi periodicamente al prezioso lavoro artigianale del rinomato artigiano dell’acconciatura maschile. I ragazzi, oggi giovani, che lui aveva conquistato a frotte alle attività predisposte per il richiamo e il coinvolgimento dei più piccoli, tra le quali il meraviglioso e singolare presepe natalizio, hanno accolto la notizia, twittando e salutandolo sui social network, con gli auguri per un proficuo lavoro “cui lo fanno idoneo e degno le incomparabili doti della sua singolare personalità, autentico operatore della vigna del Signore!”. 

Orazio Ruggieri