Riepilogo delle precedenti puntate:
– Il 3 novembre scorso il sindaco di Ventotene esulta affermando che Laziomar ha concesso biglietti a tariffa ridotta a tutti i “nativi” di Ventotene che risiedono in altre città. Fa la ruota del pavone e se ne attribuisce i meriti. L’anno prossimo a Ventotene si vota per il sindaco e Geppino Assenso ha iniziato così la sua campagna elettorale.
– Il 13 novembre il Direttore Generale di Laziomar smentisce clamorosamente il sindaco di Ventotene. Dice: daremo biglietti ridotti solo ai “nati” a Ventotene e che risiedono in altre città.
– Aggiunge il capo di Laziomar: si tratta di una quindicina di persone e poi a Ventotene non ci sono più nascite da 50 anni. Insomma, numeri piccoli da non impensierire i conti economici. Un contentino, una carineria.
– Non appena il sindaco Assenso si è gloriato del suo (falso) successo, subito alcune persone si sono precipitate a chiedere all’Amministrazione e al Sindaco: perché a Ventotene sì, e a Ponza no?
– L’Amministrazione e il Sindaco prima hanno atteso la clamorosa smentita del Direttore Generale di Laziomar e poi hanno spiegato che i “numeri” di Ponza non sono quelli di Ventotene, che è pura demagogia pretendere biglietti ridotti per i ponzesi che risiedono altrove, che è facile fare richieste con i soldi degli altri.
Ma soprattutto deve essere chiaro a tutti che questa Amministrazione vuole in primo luogo tutelare chi ha scelto di vivere e risiedere a Ponza, d’estate e soprattutto d’inverno, nella buona o nella cattiva sorte, spaccandosi la schiena quando c’è lavoro o facendo sacrifici quando il lavoro non c’è, costruendo il suo presente e il futuro dei propri figli sullo scoglio che è la ragione di vita.
Di conseguenza, con la massima sincerità e tranquillità affermiamo che l’Amministrazione è contraria alla tariffa “residenti” per i nati o per i nativi ponzesi che non sono residenti a Ponza.
Altri ponzesi hanno fatto una diversa scelta di vita andando a risiedere altrove. Per tutte le ragioni di questo mondo che meritano il nostro rispetto, hanno costruito la propria vita fuori Ponza.
Hanno fatto fortuna altrove? Ne siamo felici e orgogliosi. Hanno avuto meno fortuna altrove? Ce ne dispiace e auguriamo loro tempi migliori.
Se i nati o nativi ponzesi che hanno scelto un’altra vita altrove sono in ristrettezze economiche per venire a Ponza, si tenga ben presente che a Ponza ci sono residenti che sono in ristrettezze economiche per andare a Formia. Il Comune sta dalla parte di questi ultimi.
Nello stesso tempo, chi ha fatto fortuna altrove, porti un po’ della propria fortuna a Ponza. Paghi il biglietto intero, faccia investimenti a Ponza, metta a posto la sua abitazione a Ponza che affitta d’estate e che è mezza decadente, apra una attività a Ponza per i propri figli, mantenga un autentico collegamento con l’isola dei propri avi. Il Comune sarà dalla loro parte, starà al loro fianco.
Ma nessuno potrà convincerci che il futuro di Ponza sia nel biglietto ridotto ai nati o ai nativi ponzesi che vivono altrove.
Chi chiede questo, non ha alcun rispetto per chi vive e risiede a Ponza, e non ha alcun rispetto per chi ha fatto la scelta di vivere e risiedere altrove.
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Tutto ciò premesso, i cittadini devono sapere che in ogni caso Ponza ha già ottenuto da Laziomar molto, ma molto di più rispetto alla quindicina di ventotenesi.
– I ragazzi della Polisportiva quest’anno viaggiano sui mezzi Laziomar gratuitamente quando giocano in trasferta. Anche l’anno scorso era gratis, ma lo era grazie a un contributo del Comune alla Polisportiva.
– Solo con i ragazzi della Polisportiva, Ponza ottenuto la bellezza di 400 passaggi gratuiti.
– Per non dire dei 387 biglietti ridotti per gli artisti e le personalità di Ponza Estate e di Ponza d’Autore, che hanno realizzato eventi di spettacolo, di cultura e della migliore tradizione ponzese con un grande successo di pubblico e con un grande eco mediatico .
– Soprattutto, non si dimentichino le oltre 500 corse in più effettuate quest’anno da Laziomar da Formia, Anzio e Terracina da e per Ponza (e circa 120 in più da Formia e Terracina per Ventotene).
– Un ex sindaco di Ponza ha tuttavia eccepito che quelle 500 corse in più non erano altro che il rispetto del contratto fra Laziomar e la Regione Lazio. Peccato per lui, perché ha toppato anche questa volta.
– Sono infatti corse aggiuntive concordate tra il Comune e Laziomar dopo il 16 gennaio 2014, dopo la gestione privata, e poi avallate dalla Regione.
– Sono le corse in più che hanno consentito la salvezza della Snip-Snap dal fallimento e la salvezza del posto di lavoro dei marittimi ponzesi.
– Sono le corse in più che hanno portato a Ponza, da maggio a settembre, 119.987 persone, come certifica Circomare Ponza. Ma si sappia che dal 2014 la tassa di sbarco si applica per tutti i 365 giorni dell’anno.
– Sono le corse in più che si sono protratte, cosa mai vista prima, fino al 3 novembre. E che hanno fatto arrivare a Ponza, fuori stagione, i primi turisti che volevano vedere “la villa maledetta”, la casa di Emma e gli scenari fantastici che la fiction di Raiuno ha fatto conoscere a quasi 9 milioni di italiani.
– Sono le corse in più che, ad esempio, hanno fatto registrare un aumento di passeggeri Laziomar da Anzio di oltre il 100 per cento rispetto al 2013.
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Per ultimo, due parole sui costi dell’operazione “fare come a Ventotene”.
– Ecco i numeri: dalla fine della guerra a oggi, sono nate a Ponza 2.025 persone e quelle nate in altre città sono 1.750. Totale: 3.775 persone. Quasi tutte godono di ottima salute. Evviva! Rispetto alla quindicina di ventotenesi la differenza è abissale.
– Non avendo ancora verificato la cifra esatta, poniamo che la metà di quelle 3.775 persone non sia residente a Ponza. Poniamo che facciano tre viaggi a Ponza (San Silverio, Ferragosto, il 2 novembre). Poniamo che Laziomar conceda loro la tariffa residenti.
– Se viaggiassero con la nave, sono 113.220 euro in meno nelle casse di Laziomar, se in aliscafo sono 169.830 euro in meno. Euro, non cicerchie. Tre viaggi in nave per la quindicina di ventotenesi sono 900 euro in meno.
– E’ chiara la differenza? Per questo diciamo a chi ha sollecitato l’Amministrazione “a fare come a Ventotene”, che sono tutti bravi a pagare il conto con il portafoglio altrui. E che prima di chiedere, bisogna conoscere i costi. E che se c’è la crisi, questa c’è sia per il nato a Ponza ma residente in altre città, che per la società che lo traghetta a Ponza.
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Ecco spiegate tutte le ragioni dell’Amministrazione, che sta dalla parte di chi ha scelto di vivere a Ponza in termini totali, e non di venirci saltuariamente per scopi sentimentali, o economici, o ludici.
fonte: comunicato stampa