“RI…mettiamoci in gioco!” Natale in gioco – parte 3

20140102-153315.jpgSiamo ancora nel vivo delle feste natalizie e non potevamo omettere i numerosi giochi di carte a cui in questi giorni almeno una volta si è giocato in famiglia e con gli amici, nel pomeriggio dopo i ricchi pranzi o la sera dopo cena fino alle prime ore del mattino accompagnati da una energetica colazione offerta dal fortunato di turno. Molti di questi giochi sono conosciuti a tutte le età ed è alquanto difficile non ricordarne le regole; giochi che possono essere giocati con piccole e irrisorie somme di denaro cercando sempre di non strafare ed esagerare trasformando un momento di puro divertimento in una dipendenza compulsiva e patologica da gioco d’azzardo. Volendo analizzare e descrivere i giochi di carte a cui più frequentemente si assiste durante il periodo natalizio, un elenco di massima potrebbe essere il seguente:
• Salta cavallo, conosciuto anche con il nome di Cucù, Re che salta o Asso che fugge, è un gioco molto semplice che non richiede particolari abilità ed è adatto per tutte le età; giocabile sia in famiglia sia con amici per trascorrere dei momenti spensierati e rilassanti e tra i giochi più indicati e adatti all’atmosfera natalizia. Richiede esclusivamente un mazzo di 40 carte, napoletane o piacentine; possono partecipare fino a 20 giocatori, numero che può aumentare mettendo in gioco un secondo mazzo di carte. Ogni giocatore prepara tre “basette” di uguale importo stabilito all’inizio della partita, che potrebbero essere definite come le vite del giocatore terminate le quali si ha l’uscita dal gioco.
o Svolgimento: il mazziere, che può cambiare ad ogni fine giro o quando entra in gioco la “matta” (re di denari), consegna una carta ad ogni giocatore compreso egli stesso; lo scopo del gioco è quello di non rimanere con la carta di valore più basso in mano. Il primo giocatore di turno controlla la propria carta e se la reputa abbastanza alta da stare tranquillo e non rischiare di perdere una basetta la conserva, altrimenti la scambia con il giocatore alla sua sinistra. Il gioco procede così fino ad arrivare al mazziere che ha la possibilità di scambiare la carta con il mazzo. A conclusione del giro si scoprono le carte e il giocatore che ha quella più bassa dovrà sacrificare una “vita” e depositare la propria basetta al centro del tavolo iniziando a formare il piatto che verrà poi vinto dall’ultimo giocatore ancora in vita alla fine del gioco. Il gioco viene però movimentato da alcune regole supplementari e abilità speciali di alcune carte (ulteriori regole potranno poi essere inserite dai partecipanti dando libero sfogo alla propria creatività):
 Chi riceve dal mazziere un Re o un Cavallo, lo deve girare all’inizio del gioco; il Re blocca il giocatore alla destra di chi lo possiede impedendogli quindi di scambiare eventualmente la carta; il Cavallo invece consente lo scambio ma con il giocatore successivo (da qui il nome del gioco in salta cavallo) – variante: due cavalli di fila non possono essere saltati prendendo l’abilità del Re;
 Il giocatore che ha perso tutte e tre le proprie “basette” esce dal gioco diventando il “morto”; è assolutamente vietato parlare con il morto; il giocatore che inconsciamente o sbadatamente viene tratto in inganno e rivolge la parola al “morto” dovrà consegnargli una sua basetta riportandolo in vita. È ammesso qualsiasi espediente pur di far parlare un giocatore ancora in vita. È esonerato il mazziere di turno che è l’unico che potrà rivolgergli la parola;
 Il “Re di denari” detto “cucù” è una carta molto ambita perché dà in premio al possessore una basetta extra che viene ritirata dal piatto; al termine del turno di gioco il mazzo deve essere rimescolato e si può dare inizio ad una nuova partita.
• Sette e mezzo, anche se un classico gioco delle festività natalizie molto semplice da imparare potrebbe essere classificato tra i giochi d’azzardo… quindi mai esagerare con le poste in palio. Necessita di un mazzo di 40 carte napoletane o anche regionali, giocabile da 2 a 10 giocatori che ricoprono due distinti ruoli: il mazziere e tutti i partecipanti che giocano contro di lui. Lo scopo del gioco è quello di totalizzare un punteggio uguale o più vicino possibile al sette e mezzo senza mai oltrepassarlo e quindi “sballare”. Le carte dall’asso al 7 mantengono il loro valore numerico, mentre le figure mezzo punto. Fa eccezione il Re di denari (“la matta”) che assume il valore desiderato dal suo possessore purchè sia un valore intero o mezzo punto. Anche il mazziere si dà la carta e gioca insieme agli altri; riscuote la somma puntata da tutti i giocatori che avranno ottenuto un punteggio uguale o inferiore al suo e da coloro che sballano, mentre dovrà pagare la puntata di tutti quelli che lo superano. Il giocatore che totalizza sette e mezzo con solo due carte (detto “reale” o “legittimo”) diventerà il mazziere del prossimo turno.
o Svolgimento: il mazziere consegna una carta coperta ad ogni giocatore il quale la controlla e decide quanto puntare. È possibile richiedere al mazziere ulteriori carte finché non è soddisfatto del punteggio ottenuto. Se si sballa o si fa il sette e mezzo deve essere subito dichiarato.
…Continua!

Nardone Adriano
Ass. Cult. Horus