Sant’Erasmo a Gaeta e Formia: storia e programmi della festa patronale

Anche quest’anno Gaeta e Formia sono in fermento per la celebrazione della festività dedicata a Sant’Erasmo, patrono protettore delle due città. La ricorrenza ricade il 2 giugno, giorno in cui le strade, addobbate a festa, sono scenario di processioni e celebrazioni religiose e caratterizzate dalla presenza di bancarelle e stand commerciali e gastronomici.

La storia che lega il Santo alle località pontine è da far risalire alla sua morte, avvenuta, secondo la tradizione proprio a Formia nell’anno 303. Torturato e martirizzato sotto Diocleziano, Sant’Erasmo era vescovo di Antiochia. Dopo la morte, venne sepolto nel cimitero formiano e successivamente la sua tomba divenne monumento del complesso della nuova cattedrale di Formia.

Il legame con Gaeta è databile intorno alla fine dell’ VIII secolo e l’inizio del IX secolo, quando il vescovo di Formia vi si trasferì, per cercare rifugio in seguito a varie vicissitudini di violenza e morte che avevano coinvolto la città. Insieme alle reliquie di S. Probo e S. innocenzo, il vescovo portò con sé a Gaeta anche le reliquie di S. Erasmo, le quali vennero nascoste in una piccola chiesa dedicata alla Madonna, oggi sede della Cattedrale di Maria Ss. Assunta in Cielo e dei SS. Erasmo e Marciano. Nella stessa, sono state poi monumentalizzate nel 1620, nell’attuale cripta barocca.

Il culto del martire si tramanda, dunque, da secoli a Gaeta e Formia e si è rafforzato nel tempo, in seguito alle numerose guerre e cataclismi scongiurati nel nome del Santo.
Le prime testimonianze dei festeggiamenti del 2 giugno si fanno risalire già al XIX secolo. Secondo le cronache, le celebrazioni erano molto sfarzose. L’immagine di Sant’Erasmo veniva portata in processione per tutta la città di Gaeta, dalla cattedrale al quartiere antico, abbellito con festoni, luminarie e addobbi.

La festività, caratterizzata anche da grandi eventi come gli spari a salve della guarnigione militare al passaggio del simulacro, la sfilata delle Candule (macchine in legno adornate di drappi e ceri), la tipica caccia del bufalo o gli spettacoli pirotecnici nella sera della vigilia della festa, attirava moltissimi fedeli provenienti da ogni parte del territorio.

Quest’anno a Gaeta dal 20 maggio, sono iniziate le celebrazioni religiose per i Santi Erasmo e Marciano, attraverso i canti e l’Eucaristia delle 18:30. La festa patronale ha preso ufficialmente il via il primo giugno, con l’offerta dei fiori e dei ceri ai Santi da parte dell’amministrazione civica di Gaeta. Venerdì 2 giugno, dopo la Santa Messa delle 11, è prevista la processione lungo le vie della città, seguita dall’Eucaristia, presieduta dall’arcivescovo di Gaeta. Al termine, dopo il rientro dei busti reliquiari in cattedrale, ci sarà l’omaggio del complesso bandistico “E. Montano-Città di Gaeta”.

Anche a Formia i riti religiosi sono iniziati alla fine di maggio, con l’eucaristia del 23 e la benedizione del gonfalone di Sant’Erasmo.

I festeggiamenti civili hanno preso piede il primo giugno, con la Santa Messa delle 19, a cui seguirà il concerto del cantautore italiano Raf, previsto alle 22 in Piazza Mattej. La giornata del 2 giugno sarà caratterizzata dalle celebrazioni religiose della mattina, il giro rionale del complesso bandistico “U. Scipione-Città di Formia” e la solenne processione di Sant’Erasmo lungo le vie della città, che saranno costeggiate dalle classiche bancarelle e stand. In Largo Aldo Moro si terrà “Aspettando La Notte di S. Erasmo” con i Contro Canto.

A seguire i festeggiamenti culmineranno nel classico spettacolo pirotecnico di mezzanotte sul Molo Foraneo.