Formia, contributo spettacoli, l’assessore alla Cultura replica a Giovanni Valerio

comne di formia

Il consigliere comunale Gianni Valerio attacca in maniera diretta l’assessorato alla Cultura e sottintende, da parte dell’amministrazione, una ingiustificata attenzione nei confronti dell’associazione teatrale Bertolt Brecht, beneficiaria di un contributo di 3500 euro per l’organizzazione di una serie di eventi legati al Giorno della Memoria. Il nostro consigliere comunale pone giustamente l’accento sui criteri e le modalità che un’amministrazione dovrebbe adottare nell’erogazione dei contributi alle varie associazioni esistenti sul territorio.

Dimentica, o fa finta di dimenticare, che l’assessorato alla Cultura ha chiaramente annunciato l’intenzione di pubblicare avvisi e bandi per l’attribuzione di suddetti contributi, precisando però che deve esserci la possibilità di una libera scelta su alcune specifiche iniziative culturali che, per loro caratteristiche, possano non prevedere il coinvolgimento di associazioni che operano nel settore. Ma non è possibile, e Valerio lo sa bene!, stabilire criteri e modalità di partecipazione ai bandi che siano trasparenti e inoppugnabili, in tempi rapidissimi. L’assessorato sta però lavorando in questa direzione e ha dato esplicito mandato al suo ufficio di riferimento in tal senso. Valerio sa che ben altri contributi (anche nell’ordine di decine di migliaia di euro) sono stati erogati in passato senza né avvisi, né bandi quando era in maggioranza al governo della città. Oggi si erge a paladino della legalità, indotto forse da qualche suggeritore occulto che, nel caso, non sarebbe di difficile individuazione.

Al di là degli attacchi di Valerio, che gli si ritorcono comunque contro come un boomerang, ci preme informare tutti, in primis i nostri cittadini, su come sono andate le cose, sull’utilizzo per risorse pubbliche e sul motivo, quindi, della nostra scelta. Siamo venuti a conoscenza della produzione di uno spettacolo teatrale da parte dei “Teatri Riuniti del Golfo” di cui il Brecht è parte attiva, intitolato “La valigia dei destini incrociati”. Lo abbiamo visionato, ne abbiamo apprezzato, oltre alla tematica, l’allestimento generale e la capacità interpretativa degli attori. Il testo, di Alessandro Izzi, è di notevole fattura e di assoluta qualità. Vale la pena sottolineare che Izzi è stato in questi giorni insignito del primo premio nazionale di “Cinema-Teatro e Shoah” conferito dal Centro Romano di Cultura Ebraica e dall’Università di Tor Vergata. Ci siamo subito convinti della necessità di offrire ai nostri cittadini e ai nostri studenti la possibilità di partecipare al suddetto spettacolo. Ci sembrava quasi del tutto naturale, essendo intenzione dell’assessorato riempire di contenuti l’anniversario della Shoah con altri interventi, stabilire un contributo che potesse almeno aiutare a sostenere i costi dell’operazione. Perché, caro consigliere Valerio, di questo si tratta. Tutti gli eventi sono stati curati dai “Teatri Riuniti del Golfo” e, nella fattispecie, dal Brecht. Questa associazione, è doveroso dirlo, nell’ultimo decennio ha preso l’iniziativa di curare, anche a proprie spese, la produzione di eventi nella ricorrenza dell’anniversario della Shoah, colmando a volte un vuoto di iniziative davvero insopportabile. Ecco perché il Brecht: un’associazione che nella passata legislatura, pur essendo radicata da quarant’anni nel nostro territorio, non è stata considerata in alcuna delle iniziative culturali messe in campo ed è stata osteggiata senza ricevere cenni di solidarietà da chi oggi si unisce alla protesta ma ieri beneficiava della sospetta benevolenza dell’amministrazione di centrodestra e senza le regole che adesso invoca. Valerio tenta adesso di riproporre lo stesso atteggiamento e lo stesso schema del passato. Ed è in buona compagnia. Perché, a seguire, altri, ad iniziare da chi ha avuto in passato ruoli rilevanti nelle maggioranze di centrosinistra e oggi ironizza o dà consigli on-line, cercano di insinuare una mancanza di autonomia dell’associazione in questione che è invece fuori dubbio, e un utilizzo strumentale che ne farebbe l’assessorato alla Cultura e Sel.

Occorre ora una riflessione, in considerazione anche del fatto che 3500 euro sono soldi pubblici e chiarendo che la somma è comprensiva di Iva e ammonta, quindi, al netto, a poco più di 2800 euro:

1)      sono stati organizzati due spettacoli teatrali, uno per la cittadinanza e uno per 250 studenti delle nostre scuole;

2)      è stata allestita nei Criptoportici per dieci giorni una mostra in ricordo dello sterminio nazista con relativo service e con la presenza quotidiana di un operatore. A questa iniziativa sono state invitate le scuole della nostra città;

3)      sono stati organizzati due concerti di cui uno ha visto la presenza di più gruppi musicali;

4)      i costi relativi all’utilizzo del teatro, all’annesso service, alla pubblicità (vedi pagina culturale del “Messaggero”), sono stati a totale carico dell’associazione assegnataria del progetto.

Il consigliere Valerio, già presidente della commissione Cultura a inizio legislatura, parla di un “contributo rilevante” e non sa di cosa parla. Si faccia due conti e si dia una risposta. Sulla qualità dell’iniziativa e sul suo successo – 5 mila presenze circa nel periodo – nulla può dire Valerio perché nulla avrà visto. Noi ci sentiamo sereni. Questo comunicato è anche un gesto di altruismo. Non avendo intenzione di inseguirlo sulle sue esternazioni, gli lasciamo campo libero. Potrà ripresentarsi alla stampa e dare un senso al suo ruolo di consigliere.

Assessore alla Cultura e vicesindaco Maria Rita Manzo

fonte: comunicato stampa comune di Formia