Gaeta/Pista ciclabile, inviata una relazione-esposto alle autorità competenti. Raimondi: nessun confronto in Consiglio Comunale

Il Movimento Progressista di Gaeta stigmatizza e denuncia l’operato dell’Amministrazione Comunale di Gaeta per realizzare una breve e costosissima pista ciclabile. Di fatto il Consiglio Comunale non si è mai occupato di quest’opera pubblica per colpe ed omissioni messi in atto da parte del sindaco Mitrano che ha espropriato il Consiglio stesso dai suoi diritti e doveri di approvazione degli atti di indirizzo e di pianificazione del territorio cittadino ed esautorato i consiglieri comunali – sia di maggioranza che di minoranza – delle loro funzioni pubbliche. Sono stati tenuti comportamenti antidemocratici per impedire il confronto in aula sulle scelte strategiche di interesse collettivo per la cittadinanza ed impedire alla minoranza di “interferire” con le scelte del Sindaco esprimendo le proprie considerazioni ed il proprio voto sulle proposte dell’Amministrazione.

IMG_8358Le leggi nazionali stabiliscono una serie di passaggi obbligatori per procedere all’approvazione e successiva realizzazione di un’opera pubblica e sono chiaramente definite le competenze del Consiglio Comunale, con la sola eccezione di Gaeta che gode di uno “status” particolare! Quest’opera pubblica, fortemente voluta dall’Amministrazione, è giunta ad una fase avanzata di realizzazione senza aver rispettato in alcun modo l’iter legislativo previsto. In particolare, va sottolineato che è stata realizzata in tronconi separati per eludere la normativa sugli appalti pubblici.

Ancora: sono mancati il progetto generale dell’opera, il preventivo dei suoi costi di costruzione, la valutazione dell’impatto sulla viabilità e sulla mobilità all’interno del P.U.T. (Piano Urbano del Traffico), l’approvazione del Consiglio Comunale dello stesso P.U.T., l’approvazione del Consiglio Comunale dell’atto di indirizzo finalizzato alla realizzazione dell’opera ed alla tempistica della costruzione, quello che avrebbe dovuto essere un unico appalto è stato frazionato in numerosi tratti con aggravio di costi che sono diventati eccessivi ed ingiustificati.

Questo ed altro è stato ampiamente descritto e documentato in una relazione-esposto inviata alla Procura della Repubblica, alla Procura della Corte dei Conti ed all’Autorità Nazionale Anticorruzione, in quanto esistono ulteriori problematiche, oltre a quelle enunciate, e che investono la sfera del mancato rispetto di leggi esistenti, di procurato danno erariale e di violazione delle norme in materia di appalti pubblici.

Sia ben chiaro che tutto questo non ha nulla a che vedere con la pista ciclabile in quanto tale. L’utilizzo della bicicletta deve far parte di un serio programma di mobilità urbana in quanto è un mezzo di trasporto e, come tale, deve essere integrato e protetto dal flusso degli altri mezzi in circolazione.

Il Movimento Progressista è favorevole alla creazione di un circuito ciclabile in città. Il tema, però, avrebbe dovuto essere affrontato in un pubblico dibattito in aula consiliare ed in quella sede sarebbero emerse le criticità di un’opera concepita male, dai costi eccessivi e dal rilevante impatto sulla mobilità cittadina.

Purtroppo il confronto non è stato possibile, anche se fortemente cercato, e quindi non resta che prendere atto del fatto che – probabilmente – ci si trova di fronte a qualcosa che va oltre il semplice pressapochismo e la superficialità (peraltro ampiamente dimostrate in questi quattro anni di amministrazione Mitrano) per cui l’unica strada percorribile è quella di informare le Autorità competenti al fine di chiedere una valutazione dell’operato dell’Amministrazione ed un eventuale intervento sanzionatorio.