#Ponza, Balzano scrive al Consigliere Enrico Forte

Carissimo Consigliere, sono Balzano Alessandro e le scrivo dall’isola di Ponza, in quanto ieri mattina ho appreso dai giornali Provinciali e dai suoi Comunicati Stampa, che ben presto ci saranno  “TRE NUOVI CARDIOLOGI A TEMPO PIENO” (Titoli dei Giornali), la quale lei si fa promotore dell’iniziativa pubblicizzando questo evento STRAORDINARIO dicendo: “indispensabili in alcuni ospedali”, infatti la nostra isola ha un ampio fabbricato in Località tre Venti in parte in disuso di pertinenza dell’ospedale Dono Svizzero di Formia, dopo l’ultima firma messa l’altro ieri mattina per autorizzare l’ A.S.L. Pontina ad Assumere questi nuovi cardiologi, la prego umilmente sia da Delegato alla Mobilità Urbana e sia da Cittadino che vive, lavora e vegeta sull’isola 12 mesi l’annodi mandare un cardiologo e un pediatra una volta a settimana in modo da coprire anche il nostro Comune da oltre un anno ne è rimasto scoperto.

Alessandro Balzano

Sono e siamo molto preoccupati in merito a questa situazione, basti pensare che noi abbiamo nel fabbricato sopra citato, solo un punto di primo soccorso, mentre 10 anni fa si facevano tutte le visite specialistiche comprese le lastre a raggi X e Pediatra perchè ci sono donne bambini e anziani con gravi difficoltà di deambulazione che per fare una visita (specialmente in inverno )  sono costretti a farsi 3 ore di nave quando è bel tempo figuriamoci quanto è brutto tempo, che non ci sono collegamenti…

Plaudo felicemente all’iniziativa per l’ingresso dei tre nuovi medici nell’organigramma del Servizio Sanitario Pontino, perché rappresenta un passo avanti in attesa di poter uscire dalla situazione di commissariamento e stagnamento della Sanità Regionale…

Abbiamo accolto qualche mese fa l’iniziativa della Regione, inerente i Servizi Sociali aprendo ed inaugurando una sede per il primo centro diurno su Ponza, con ospite l’Assessore ai Servizi Sociali Rita Visini, avendo avuto anche l’opportunità di poterla portare in giro per l’isola, facendole visitare il (Poliambulatorio) locale, per portarla a conoscenza della situazione isolana e chiedendogli di poter utilizzare delle stanze per poterle adibire a casa famiglia per anziani soli, perché la solitudine è un problema che tocca drammaticamente milioni di persone. La  solitudine può essere banalmente definita come “assenza di compagnia”.

Non a caso, un celebre proverbio ci suggerisce che è meglio essere soli che male accompagnati. Ciò è però di scarso conforto per tutte quelle persone che, schiacciate dalla solitudine, farebbero qualunque cosa per avere un qualche rapporto umano. Si tratta quindi di capire quando la solitudine è realmente un handicap alla qualità della vita e quando invece è il soggetto che non sa gestirla, ingigantendone gli aspetti negativi senza fruire di quelli positivi.

Chiedo a lei questa cortesia, perché è la persona che noi del sud Pontino possiamo fare riferimento, certo di un vostro Personale riscontro.