Poste Italiane contribuisce allo sviluppo socio-economico anche del pontino

Oltre 713 milioni di euro (erano 600 nel 2019) di Prodotto Interno Lordo, 11.700 posti di lavoro (erano 9.500 nel 2019) e circa 307 milioni di reddito (erano 250 nel 2019) distribuiti ai lavoratori impiegati nel sistema economico. Sono questi i numeri in evidente crescita emersi dal terzo Bilancio Integrato 2020 di Poste Italiane che testimoniano, anche in un anno caratterizzato dalle difficoltà legate alla pandemia, l’enorme impatto economico generato dai fornitori italiani dell’Area Centro (Lazio, Sardegna, Abruzzo e Molise) utilizzati da Poste Italiane.

Attraverso il ruolo di leadership ricoperto nel settori della logistica, finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento, anche il contributo dell’attività di Poste Italiane a Latina e provincia ai risultati dell’Area Centro è stato importante poiché, in conseguenza dell’acquisto di beni e servizi prodotti, ha avuto un importante impatto indiretto sia sulle imprese sia sulle famiglie le quali, ricevendo un reddito grazie al lavoro svolto per Poste e i suoi fornitori, hanno potuto a loro volta muovere l’economia acquistando nuovi beni e servizi

Nel Pontino sono circa 1000 le risorse attualmente impiegate, tra personale di staff, operatori degli 87uffici postali e degli 11 centri di distribuzione della corrispondenza e dei pacchi.

Matteo Del Fante Amministratore Delegato Poste Italiane

Focalizzare l’attenzione sulle sole attività correlate alle misure e alle azioni messe in campo dall’Azienda a livello regionale in chiave “anti-covid” durante il 2020, può essere un esempio concreto per evidenziare concretamente come Poste riesca a creare valore economico sul territorio producendo ricchezza e occupazione non solo attraverso il proprio business ma anche grazie al coinvolgimento di una estesa catena di fornitura locale.

Infatti, sulla provincia di Latina, nel primo anno della pandemia, l’Azienda ha effettuato circa 820 interventi di carattere straordinario, in chiave “anti-covid”. In particolare, negli 87 uffici postali, negli 11 centri di distribuzione della corrispondenza e dei pacchi sono stati effettuati  oltre 550 interventi di sanificazione degli ambienti e  dell’intera flotta aziendale, circa 350 mezzi tra motocicli, quadricicli, tricicli e vetture; 87 sedi sono state dotate di termoscanner per la rilevazione della temperatura corporea; in 87 uffici postali sono state posizionate barriere protettive in plexiglass per dividere gli operatori ed i clienti e circa 70 sono stati dotati di segnaletica orizzontale interna per il mantenimento della distanza interpersonale e in 25 uffici anche la segnaletica esterna.

A livello nazionale, nel 2020 le attività operative del Gruppo hanno avuto impatti diretti, indiretti e indotti sull’economia pari a circa 12,2 miliardi di euro di PIL, coinvolgendo complessivamente circa 191mila lavoratori con una distribuzione di redditi per un totale di 7,4 miliardi di euro.

Sempre a carattere nazionale, nel 2020, le PMI hanno impattato sul livello del Prodotto Interno Lordo per un valore pari a 1,2 miliardi di euro, impiegando 21.000 persone e distribuendo redditi per circa 567 milioni di euro. Infine, sono stati creati oltre 370 milioni di euro in termini di gettito fiscale