Formia-In fuga dalla guerra, l’esperienza dell’ospitalità nella Giornata Mondiale del Rifugiato

20140620-142613-51973925.jpgSono giovani, quasi tutti fuggono da Paesi dove è in corso una guerra. I primi 24 sono arrivati il 13 maggio, ospiti dell’oratorio don Bosco. Tra abbandoni volontari e nuovi arrivi, oggi siamo a quota 26. Vivono in appartamenti presi in fitto dal Gus-Gruppo Umano Solidarietà e in un’area dell’Enaoli che il Comune ha attrezzato per loro. Hanno un posto dove dormire e assistenza medica. Fanno corsi di italiano e iniziano a uscire, a conoscere persone. L’integrazione passa anche da qui, nello spirito della Giornata Mondiale del Rifugiato che ogni anno si celebra il giorno 20 di giugno.
La conferenza stampa tenuta oggi in Comune alla presenza del Sindaco, delle Assessore Eliana Talamas e Maria Rita Manzo, del Presidente del Consiglio Comunale Maurizio Tallerini, è servita a stilare un primo bilancio del progetto di ospitalità attivato a Formia dal Ministero dell’Interno con la collaborazione del Gus (presente alla conferenza con Giovanni Lattanzi, coordinatore nazionale e Alessandro Dessì, coordinatore del progetto).
Tutto – ha spiegato il primo cittadino Sandro Bartolomeonacque dalla tragedia di Lampedusa. Chiamai il Sindaco dell’isola e le offrii la disponibilità di Formia ad ospitare i minori che il naufragio aveva reso orfani. Partecipammo ad un bando ma non eravamo ancora strutturati per garantire il rispetto dei parametri richiesti per l’ospitalità. La volontà è rimasta. Quando la Prefettura ci ha chiesto se eravamo disponibili ad ospitare immigrati, entrammo in contatto col Gus e il progetto prese forma, anche grazie alla disponibilità offerta da don Mariano, parroco del Don Bosco. Da parte nostra, credo sia il minimo che si possa fare. La speranza è di coinvolgere anche altri comuni, finora rimasti indifferenti. Sarebbe bello se al posto di entusiasmarsi per la figura di papa Francesco si seguissero un po’ di più i suoi consigli. Storicamente, siamo un Paese di emigrazione. Ognuno dia una mano come può, senza obblighi. Quando vedo lo sguardo di terrore dei bambini che fuggono dalla guerra mi indigno e voglio fare qualcosa”.
“Il processo avviato per 27 giovani rifugiati – spiega l’Assessora ai Servizi Sociali Eliana Talamastestimonia il cuore di questa città e le capacità della rete sociale che vi opera con il contributo di tante associazioni, sigle e soggetti del settore. Le critiche di Forza Nuova si commentano da sole. Voglio comunque precisare che non sono state usate risorse di bilancio. Il Comune si è messo a disposizione dando ospitalità all’Enaoli. Il delegato Luigi De Santis ha già avviato la mediazione con le associazioni. Ringraziamo l’Herasmus, il Ver, i Radioamatori. Tutti hanno rinunciato a qualcosa per fare spazio agli immigrati”.
L’iniziativa ci riempie di orgoglio – ha sottolineato il Vicesindaco Maria Rita Manzo -, a partire dalla delibera che la giunta ha votato. E’ una risposta di civiltà. Avviamo un cammino di incontro e confronto tra abitudini e mondi che sembrano lontani ma sono vicini”.
Formia è capofila nel processo di integrazione socio-sanitaria – ha ricordato Maurizio Tallerini, Presidente del Consiglio Comunale -. Questa è una città che accoglie e che ospita e lo ha dimostrato in tante occasioni”.
Per oggi, Giornata Mondiale del Rifugiato, l’amministrazione ha promosso una serie di eventi. Alle 19 di stasera l’incontro pubblico presso la villa comunale dal titolo “Persone che fuggono: i richiedenti protezione internazionale”. Protagonisti gli ospiti della struttura di accoglienza e i referenti di organizzazioni ed enti operanti nel settore.
Alle 20.30, sempre presso la villa comunale, sarà possibile raccogliere le iscrizioni per il torneo di calcetto “Mondialito” in programma il 28 di giugno. Contestualmente, saranno aperti stand informativi e gastronomici con la distribuzione di oggetti-ricordo. Chiusura con musiche e danze in compagnia dei rifugiati ospiti a Formia.
Sono stati invitati all’evento la deputata Ileana Piazzoni e Nadan Petrovic, autore del libro “Rifugiati, profughi, sfollati. Breve storia del diritto d’asilo in Italia”.
Il programma è stato definito con la collaborazione attiva di una rete di sigle associative (“Herasmus”, “Insieme”, “Amnesty international”, “Teatro Bertolt Brecht”, associazione interculturale “Maison Babel”, Spi Cgil Sud Pontino, Parrocchia Sant’Erasmo, Caritas Diocesana, Associazione Culturale “Spiringuacchio”, la Coop. Soc. Onlus “Alternata Silos”, il ’’Centro Europeo di Studi Manageriali” e la Pro Loco di Formia) coordinate da “Osservatorio Sociale” e “Formia per la Pace”.

Comunicato Stampa